Assassin’s Creed Brotherhood

Storia

In seguito agli eventi del capitolo precedenteDesmond MilesLucy Stillman, Rebecca Crane e Shaun Hastings fuggono dai templari che hanno attaccato il loro nascondiglio e stabiliscono una nuova base operativa nelle rovine di Villa Auditore a Monteriggioni.

Dopo aver ripristinato l’elettricità nelle gallerie sotto la villa, Desmond usa l’Animus 2.0 per continuare a rivivere i ricordi genetici del suo antenato Ezio Auditore.

La sua missione è trovare la Mela dell’Eden, che potrebbe impedire un disastro incombente in arrivo quello stesso anno e che i templari vogliono avvenga.

La storia di Ezio continua nel dicembre del 1499, mentre esce dalla Cripta e fugge da Roma con lo zio Mario.

Ritornato a Monteriggioni, Ezio spiega ai suoi compagni assassini ciò che ha visto nella Cripta e si conforta del fatto che la sua missione di vendetta è finalmente giunta al termine; Niccolò Machiavelli critica però la sua scelta di lasciare in vita Rodrigo Borgia.

Il giorno seguente, Monteriggioni viene assaltata dall’Esercito papale comandato da Cesare Borgia, il figlio di Rodrigo. Cesare uccide Mario e prende con sé la Mela dell’Eden.

Un Ezio ferito fugge invece a Roma, sede del potere templare in Italia, in cerca di vendetta contro i Borgia.

Lì, scopre che l’Ordine degli Assassini ha perso gran parte della sua antica forza.

Determinato a ristabilire la gilda, Ezio convince Machiavelli di essere in grado di guidare l’ordine, reclutando membri per la confraternita e riportandola al suo stato precedente.

Nei tre anni che seguono, Ezio allenta la morsa dei Borgia sulla capitale, sabotando le risorse di Cesare e assassinando figure chiave a lui vicine, riportando lentamente Roma al suo antico splendore.

Dopo aver completamente ricostruito la confraternita, Ezio viene nominato il Mentore e reso il leader degli assassini in Italia.

In questo periodo anche la sorella di Ezio, Claudia, diventa un’assassina.

Scoperto delle azioni di Ezio, Cesare chiede al padre altro denaro e la mela.

Rodrigo però rifiuta, non volendo inimicarsi nuovamente gli assassini, e tenta di avvelenarlo, spaventato dalla sua sete di potere.

Cesare però si salva e lo uccide.

Ezio nel mentre recupera la mela dalla Basilica di San Pietro e la utilizza per sbaragliare le forze di Cesare, che viene arrestato dagli uomini di Papa Giulio II.

Qualche anno dopo, Ezio usa nuovamente la mela per controllare lo stato di Cesare e scopre che è evaso di prigione.

Nascosta la mela in un tempio della Prima Civiltà sotto il Colosseo, Ezio abbandona l’Italia e raggiunge Cesare a Viana, in Spagna, dove sta combattendo insieme all’esercito di Giovanni III di Navarra.

Sconfitto, Cesare sbraita che nessun uomo può ucciderlo, con Ezio che preferisce dunque “lasciarlo nelle mani del fato” gettandolo dalla torre di un castello.

Usando le coordinate dei ricordi di Ezio, Desmond, Lucy, Shaun e Rebecca giungono al tempio ove Ezio ha nascosto la mela, volendo usarla per localizzare gli altri templi e recuperare i restanti Pezzi dell’Eden per impedire che cadano nelle mani dei templari.

Una volta entrato nel tempio, Desmond si imbatte nelle proiezioni olografiche di una donna chiamata Giunone, simile a Minerva.

Ella commenta l’ignoranza del genere umano, definendolo “innocente e arrogante”, per poi gridare “Avremmo dovuto lasciarvi come eravate!” Quando Desmond prende in mano la mela, il tempo si ferma e Giunone afferma che Desmond discende dalla loro razza ed è loro nemico; conclude dicendo che c’è una donna che lo accompagnerà attraverso “la porta” ma deve essere fermata.

Preso il controllo del corpo di Desmond, lo obbliga ad accoltellare Lucy. Entrambi cadono quindi a terra, Lucy morta e Desmond in coma.

Nei titoli di coda, due uomini parlano di rimettere Desmond nell’Animus.

La Scomparsa di Da Vinci

Nel 1506, durante la sua caccia a Cesare Borgia, Ezio visita il suo amico Leonardo da Vinci nella sua bottega a Roma per chiedergli aiuto nel recuperare una nave che lo porti in Spagna.

Leonardo si offre di farlo incontrare con un suo amico capitano di una nave, ma prima gli chiede di andare a cercare il suo apprendista, Salai.

Ritornati alla bottega dopo uno scontro con alcuni ermetisti, membri del Culto di Hermes, scoprono che Leonardo è stato rapito dalla setta.

Salai trova a terra delle scritte secondo le quali i due devono recuperare cinque dipinti di Leonardo che un tempo Ezio teneva a Monteriggioni ma che ora sono scomparsi.

Recuperati tutti i dipinti, Ezio trova nascosti su ciascuno di essi dei piccoli diagrammi che, combinati, rivelano la posizione del tempio dove gli ermetisti hanno portato Leonardo.

Ezio si dirige sul posto e uccide i membri della setta, salvando Leonardo e scoprendo un altro tempio della Prima Civiltà che contiene però solamente un piedistallo. Quando Ezio appoggia una mano sul piedistallo, appaiono i numeri 43 39 19 N e 75 27 42 W.

Ezio commenta che questi numeri non sono fatti per essere compresi da loro e lui e Leonardo abbandonano il tempio.

Nel presenti, due uomini dicono di aver “trovato la posizione del tempio” e che “è il momento di andare”.